Grotte

Le formazioni geologiche del gruppi montuosi dell'Appennino, al di là della diversa denominazione che assumono in relazione alle differenziazioni fisiche, sono tutte composte di calcare, che è, per definizione, una roccia sedimentaria contenente oltre il 50% di carbonato di calcio (CaCO3).
L’acqua piovana, resa debolmente acida dalla presenza di anidride carbonica, è capace di corrodere il calcare. Tale fenomeno prende il nome di “carsismo” poiché molto diffuso nella regione italo-slovena del Carso.
A forgiare queste grotte secondo le intricate morfologie è sia la corrosione del calcare, speleogenesi, sia fenomeni inerenti la geologia come la tettonica a zolle con la tremenda spinta di compressione causata dall'interazione della zolla euroasiatica con quella africana.
Nelle gallerie e negli abissi, talora vasti come cattedrali, la circolazione delle acque meteoriche prosegue l'azione modellatrice formando canyons e nuove gallerie, ma anche creando stalattiti e stalagmiti ed altre concrezioni di forma estesa e mammellonare che finiscono talvolta per chiudere e sigillare per sempre vaste cavità ipogee.

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