Furlo Cesana

Il territorio della Gola del Furlo e dei Monti della Cesana include due importanti anticlinali calcaree (anticlinale = piega che ha al nucleo i terreni più antichi). Quella del Monte Pietralata – Monte Paganuccio a Sud Ovest (Foto 1 – 2) e quella dei Monti della Cesana a Nord Est (Foto 3 – 4) che corrispondono a due dorsali che costituiscono gli elementi morfologici di maggior rilievo in questo settore del bacino del fiume Metauro.

Queste dorsali appartengono alla parte esterna dell’Appennino Umbro – Marchigiano (Dorsale Marchigiana Auct.). L’anticlinale del Furlo segna, verso Nord Ovest, proprio la terminazione di questa dorsale.

Le due strutture si sono formate a partire dal Miocene superiore – Pliocene a seguito di un campo di sforzi compressivo, con direzione di massima compressione SW – NE, che ha generato una tettonica a pieghe e sovrascorrimenti a vergenza orientale (sovrascorrimento = fenomeno geologico di grandi dimensioni, anche chilometriche, che causa la sovrapposizione di masse rocciose scollate dal substrato, al di sopra dei terreni adiacenti; vergenza = direzione verso la quale si rovesciano le pieghe o si muovono le falde in seguito a spinte tettoniche).

La Gola del Furlo è stata incisa dal fiume Candigliano nell’anticlinale Monte Pietralata – Monte Paganuccio, su cui si rinviene l’affioramento di Calcare Massiccio più antico di tutta l’area ben visibile lungo le pareti della gola.  

Camminando all’interno della gola è possibile osservare l’azione erosiva del fiume e i segni da questo lasciati sulle pareti calcaree. A diversa altezza, rispetto all’alveo attuale, si rinvengono cavità di diverse dimensioni chiamate nicchie d’erosione, dovute all’incessante azione modellatrice del fiume nel corso dei millenni (Grotta del Grano). Al culmine delle pareti si possono osservare delle valli sospese che, durante i periodi di pioggia più intensi, danno origine a suggestive cascate.

Monte Paganuccio e Monte Pietralata

I rilievi principali che formano la dorsale del Furlo sono il monte Paganuccio (976 m.), sulla destra idrografica del Candigliano, ed il monte Pietralata (889 m.) alla sinistra idrografica.  Il versante del Paganuccio, che si affaccia a strapiombo sulla gola, è formato da due cime principali, il monte del Colle e il Monte del Ferro, uniti da una cresta chiamata Cresta del Ferro. Questa cresta divide la valle del Candigliano dalla valle del Buzzo, andando ad identificare una delle zone più selvagge dell’intero comprensorio. Il Pietralata ha un’estensione minore rispetto al “gemello” Paganuccio e degrada sulla gola con pareti alte fino a circa 400 m. Entrambi presentano alla sommità praterie e pascoli con arbusteti e boschi ed una piccola faggeta sul versante nord di monte Paganuccio.

Monti della Cesana

I monti della Cesana rappresentano anch’essi un’anticlinale calcarea con orientazione dell'asse NNW – SSE. Questa struttura, situata a NE rispetto a quella del Furlo, assume il caratteristico aspetto a cupola con all’estremità occidentale la città di Urbino, ed a quella orientale la città di Fossombrone.   L'area è interessata da faglie sia dirette che inverse e da un esteso sovrascorrimento che spinge i terreni della sinclinale del fiume Metauro ad est verso il bordo occidentale dell'anticlinale dei Monti delle Cesane. Dal punto di vista geomorfologico l'area si presenta come un vasto rilievo dalla cima arrotondata o quasi appiattita dai fenomeni erosivi.

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