Itinerario delle Gole

La Gola del Furlo non ha bisogno di presentazioni: è nota in Italia e all'estero per l'imponenza dei suoi paesaggi, ambiente alpestre di prima grandezza. Le altissime pareti a strapiombo sulle acque turchesi del fiume Candigliano sono qualcosa di sorprendente per chi arriva dalla costa adriatica. A  monte della gola, il corso d’acqua, dalle tonalità turchesi, si divide in diversi rami e tutti danno luogo a gole, canyon, forre, canali, in una sorta di piccola “canyonland”.  In queste gole vive una popolazione di rapaci di tutto rilievo, che comprende Gufo reale, Falco pellegrino e Aquila reale. Quest’ultima è presente nell’area con diverse coppie, una delle quali nidifica da sempre nella Gola del Furlo. Si tratta di una coppia tra le più studiate del mondo e delle potenti telecamere collocate a debita e rispettosa distanza, permettono di seguire la nidificazione on line.   Come spesso accade, in Italia, la storia si inserisce nella natura, la gola del Furlo è percorsa dalla strada consolare romana “Flaminia”; all’interno della gola imponenti opere di sostegno murarie fanno da cornice a due rari trafori stradali, realizzati in tempi diversi dagli stessi Romani. Subito fuori della gola, viadotti e altre strutture viabili, realizzate sempre con grandi conci di pietra locale. Davvero qualcosa di unico, tanto che, nel 2001, è stata istituita la Riserva Statale della Gola del Furlo, che comprende le due montagne tra le quali è impostata la gola stessa: Monte Pietralata (889 m) e Monte Paganuccio (976 m).

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