
Itinerario delle Ammoniti
La conformazione dell’Appennino Pesarese ha degli aspetti di unicità, giacché vede l’affiancamento del crinale tosco romagnolo (a ovest) con quello umbro marchigiano (a est), situazione che domina oltre metà dell’area appenninica e il punto di divisione tra le due catene è convenzionalmente fissato a Bocca Serriola, dove tale affiancamento termina (o inizia). Le gole principali sono quelle del Biscubio, del Candigliano, del Burano, del Furlo e, appunto, del Bosso. La Gola del Bosso è forse la meglio conservata: non vi sono cave o vie di grande comunicazione e il paesaggio si presenta integro nelle linee generali: i pendii sono imponenti e verdeggianti di boschi compatti fino ad una certa quota e da aree prative al di sopra. Il fiume Bosso è il piu’ pulito del pesarese, il suo letto calcareo, scavato dalle acque, ha dato luogo ad un paesaggio affascinante, con marmitte dei giganti, piscine naturali, gorghi, cascate, inghiottitoi, strette gole, ecc. Il sentiero ha il fondo roccioso e fin da subito appare panoramico, dato che consente notevoli scorci sul fiume sottostante. È molto piacevole e comodo, perché pur attraversando aree ad elevata naturalità, si presenta pianeggiante e rilassante con diversi punti di accesso al fiume. Proseguendo, ci si trova in corrispondenza di una lunga passerella di metallo, che scavalca il Bosso e che consente una suggestiva visione sul fiume sottostante. A sinistra sale una pista con una bella salita, che conduce fino ai giacimenti fossiliferi del “rosso ammonitico”.